Poesie premiate

I testi

 

TROFEO COLLE ARMONIOSO 2013

 

1a poesia classificata

AVREMMO FATTO MEGLIO A SPARIGLIARE

Avremmo fatto meglio a sparigliare
il gioco delle carte dei destini,
restando ancora un poco sotto i pini
i sogni di un amore a interpretare.

Quel nostro sentimento delicato
ha risvegliato il fiuto delle streghe,
disposte a cavalcar le mille leghe
in cerca di un profumo raffinato,

di infiorescenze giovani adornato,
che desse alla mistura la freschezza
di un elisir di eterna giovinezza,
e avesse quelle vite abbeverato.

Se fossimo rimasti a decifrare
le rune misteriose dell'amore,
alle tenere dita aggrovigliate,
nessuno avrebbe osato derubare

le liquide speranze delle aurore,
da squarci in mezzo al cielo, a noi colate
sui giochi ingenui e le fresche risate

che ignari si smarrivano nel vento
sorto maligno, da un gorgo violento,
intento tanto male a seminare.

Elena Malta - Pianella (PE)

* * *

2a classificata

IMMOTA RUGGINE

Immota ruggine annaspa nell'indaco
gonfio di giugno, là, dalla finestra
la vedi, carcassa d'auto a svellere erbe
e fiori di campo che serica
nuvola pigra sorvola.
E intorno è garrire di grano
e note d'uccelli che scansa
il vento in sordina scrutando
orizzonti da trafiggere prima di sera.
È il gioco di sempre: rincorsa l'orma,
d'infinito il finito si colma.
Ma non per noi.
S'addossa ai vetri la vita,
ai vetri di questa finestra di casa
per vecchi, residence oggi si chiama,
troppo greve è qualche parola.
Dentro, carezza di giugno fluisce
da tavolo a tavolo, da camice a camice,
bianche teste imperlando
senza nuove stagioni.
Inchiodato è il tempo in questa
teca di vite vissute, taciute,
impigliate tra le spine
di tante passioni che pasqua
implorano strozzando paure
e gioie incolori.
Immota ruggine annaspa nell'indaco
gonfio di giugno, qui dentro,
al di qua di questa finestra
la vedi, tu che passeggi là fuori
di luce rapito, incredulo
che di vita si possa piano
morire.

Angela Ambrosini - Città di Castello (PG)

* * *

3a classificata

LA SERA SUL NAVIGLIO

La sera sul naviglio alla laguna,
passando sotto il ponte dei sospiri
vedi affacciata una ragazza bruna
ti ammalia col suo sguardo e tu ti giri.

La mente tua implora il suo sorriso
nel fulgido chiarore della luna
per te un'apparizione quel bel viso
la sera sul naviglio alla laguna.

Tutta la notte conterai le stelle
aspetterai il sonno tra i respiri
nel ricordare quelle gote belle
passando sotto il ponte dei sospiri.

Un piccolo fruscio ed è sparita
nell'arido deserto di una duna
un miraggio: per te linfa di vita
vedi affacciata una ragazza bruna.

Tornando indietro al ponte dei ricordi
a ritrovarla, tu adesso miri
quella bellezza, tu non te la scordi
ti ammalia col suo sguardo e tu ti giri.

Vinia Mantini - Ortona (CH)

* * *

4a classificata ex aequo

ESISTONO ANCORA

Piccoli paesi
ove ragazze di pane
accattano sorrisi forestieri
e vecchi sulle strade
accampano ricordi
tra raggi di sole.

Piccoli paesi
ove s'affollano al mattino
aromi di biscotti
che sanno d'antico
mentre donne sulle porte
respirano speranze.

Piccoli paesi
ove nascono canti
che si perdono nei campi
e l'afrore del mosto
racconta più storie
dei libri e più belle.

Esistono ancora
piccoli paesi
ove i pensieri
van liberi nell'aria
e colgono profumi
che quietano sospiri.

Antonio Basile – Marano (NA)

* * *

4a classificata ex aequo

ANCHE STASERA MI RITORNA IL TUO

Anche stasera mi ritorna il tuo
urlo nella memoria, antico, madre.

Per astrazione o rinverdendo l'eco
di compunti racconti di comari
di quel giorno ventoso di febbraio
in cui venni alla luce non da tutti
attesa, ma trovata. Come a caso.

E tu, sconvolta dal delirio di
mio padre, il nostro uomo che gettò
la mia apparizione fra i rifiuti
e mi volse le spalle, consacrasti
la recente tua piuma dilaniata
ai margini di un sogno violentato.

Eppure hai proceduto fra le pietre
e il sangue. Ed hai puntato tutto il poco
che possedevi miserevolmente
per un pane sfornato tempo addietro.

Mite, elemosinando in un sorriso
operoso calendule di carta,
hai voluto tuffarti con timore
in una ruga di una roccia senza
mai domandare nulla. Silenziosa.

E ti rivedo ferma nella tua
fabulazione silenziosa, fatta
solo di gesti, certamente in
attesa di un Godot tuo personale.

Mentre in ginocchio conduco i miei giorni
spigolando poesie, dolci farfalle
fra i miei ricordi timidi e mi chiedo
perché nel tempo la felicità
gela, seppur compunta, le sottili
pagine dei tuoi anni e dei miei giorni
ancora senza volto. Orfani amari
di sentimenti. Senza storia. Senza
te che da tanto tempo sei passata.

Rosanna Di Iorio – Cepagatti (PE)

* * *

Premio speciale "Poesia d'amore"

EMOZIONI

Io sempre ti sarò vicina amore
lo sai che in te ho riposto la mia vita,
i versi che ti scrivo con calore,
sono foglie di pianta mai appassita.

Amarti di una luce non sbiadita
bagliore di certezze e nuove aurore,
ed io sarò la tavola imbandita,
tangibile profumo e buon sapore.

Sei il mio presente ed anche il mio domani
avverto un lieto sole a illuminarmi,
faro che brilla sopra la mia testa.

Rammento dei momenti quotidiani
romantiche emozioni ad annunciarmi
domeniche che sempre il cuor ridesta.

Dei sogni ancora chiusi nel cassetto
ignoro il contenuto del pacchetto.

Elisabetta Freddi – Cesano di Senigallia (AN)

* * *

Premio speciale "Paesi e città d'Italia"

LA PRIMA STELLA DELLA SERA
(Venere a Siracusa)

Torna con lo stupore la tua faccia,
làvica traccia impressa in un suolo
che ti appartiene e curi,
il tuo primo pensiero, il solo tuo presente.
E quello sguardo,
di uno strabismo tenero e insolente
che blocca la mente ed apre il cuore.
E' bello il tuo guardare,
piccolo marte che viene dalla Grecia!
E la tua voce,
impastata e indolente cantilena,
si fa magica prua che prende il largo
quando dice : “ Il mio approdo è a Siracusa…”
Giorni pieni di presenze antiche
e di orgogli mai spenti,
gonfi delle fatiche racchiuse in zolle arse
che portano vestigia secolari
a risplendere al sole dei limoni.
Aspra è la terra ma, dolce di miracoli,
rinserra nell'acqua
il profilo della bella Ortigia,
amato al lume dei lampioni,
solcato intorno dall'incerto andare
di barche sperdute e sopraffatte
da un tramonto.
Non chiudere la porta della stanza,
dietro la quale dormi le tue mancate notti.
Non escludere la distanza
di un altro mare, un altro gesto,
che prende lesto ed allontana...
ma cela in sogno la rotta vera
di chi per orientarsi cerca all'imbrunire
la prima stella della sera.

Maria Carmela Mugnano - Roma

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Premio speciale "Poesia ironica"

I POLITICI

Si misero i politici allo specchio,
facevano a rubarsi i primi piani,
ma si meravigliarono parecchio
perché ricomparivano assai strani!

Le pance, braccia e gambe c'eran tutte,
magari le giostravano alla lesta,
sembrava di passarne delle brutte
ché non si distingueva più la testa!

Capopartito, sindaco e onorevole
denunciarono ch'era un attentato:
lo specchio non riflette, ed è colpevole,
le teste nostre al sommo elettorato!

Non s'astenne lo specchio per dispetto
dal colpirli diretto nel midollo:
di certo non son io che non rifletto…
che manca a voi la testa sopra al collo!

Vincenzo Ercolino – Monteriggioni (SI)

 

 

CONCORSO IL DOLCE STILE ETERNO 2013

 

1a classificata

Baciami ancora

Ho ancora voglia, sai, di fare tardi
e sogni per nutrire ogni momento,
nei miei pensieri ho calici d'argento
per bere la dolcezza dei tuoi sguardi.

Ho fame di sorprese e di ritardi
e ali per rincorrerti nel vento,
ho sete di passione e sentimento,
di essere vivo senza aver traguardi.

Ho voglia di partenze e di ritorni,
di sussurrare al cuore ciò che vuole
e poi cercare al buio i tuoi contorni.

Baciami ancora, con le tue parole,
regalami il calore dei tuoi giorni.
Ti aspetterò come si aspetta il sole.

Paolo Buzzacconi - Marina di Cerveteri (RM)

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2a Classificata

SGUARDI D'ORIZZONTI

Cavalli a briglie sciolte i miei pensieri!
Felice sulla strada del passato,
con sguardi d'orizzonti lusinghieri,
io dileggio il presente ingarbugliato.
Le radici: la forza della vita.

Al campo di pannocchie ormai mature
mi dirigevo lungo quei sentieri,
tenera bimba fra le zolle dure.
Cavalli a briglie sciolte i miei pensieri!

E riassaporo I' aria mia raggiante
nel sole con la luna incatenato
e la rugiada d'alba rinfrescante,
felice sulla strada del passato.

Era settembre e il giorno si snodava
fra gesti antichi e canti avventurieri
e spensierata l'anima volava
con sguardi d'orizzonti lusinghieri.

Raccogliere il granturco era una festa
anche col viso rosso ed irritato.
Con quei momenti senza mai tempesta,
io dileggio il presente ingarbugliato.

Nel ricordare afferro tra le dita
le radici: la forza della vita.

Anna Bonnanzio - Aprilia (LT)

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3a classificata

LE POESIE PERDUTE

OgLe parole nel tempo perdute…
sono ancora nel cuor di ciascuno?
Che se tanto son state vissute,
ora restan celate in quell'uno!

Usciranno al momento opportuno
da una pagina, un libro, un frammento?
E se poi non le legge nessuno,
danzeranno disperse nel vento…

Colorate d'un vivido argento,
rinnovate, sincere, cocciute
torneranno nei sogni a tormento
fino a che non saranno… compiute!

Monica Orsi - Desio (MB)