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Partenze d'estate
Dimmi, silenzio che dipingi i giorni,
a quali porti scivoli l'estate
quali partenze quali mai ritorni
germoglino nel sole. Illuminate
di verde e d'oro s'aprono memorie
che mi sanno d'acerbo e di mattino,
che sussurrano forse vecchie storie
sospese come bruma sul cammino.
Canta l'estate e narra di paesi
di luna e miele, d'oleandri e mare
di bosco e di sorgente: i lunghi mesi
in cui ci concediamo di sognare.
Dove andiamo dal guscio delle mura
dentro la seta nera delle stelle
per spogliare l'orgoglio e la paura
e sentirci nel mondo con la pelle.
Si congeda l'estate: ora è feconda
nel sole di promesse e d'orizzonti,
ride il silenzio sulla terra bionda
e i desideri sono tracce e ponti.
Io discendo alla riva: mi circonda
un altro spazio e sono verdi fonti
di luce e canto cui mi porta l'onda
del mio cammino tra le strade e i monti.
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